GRANDI NOVITA’ PER L’OSPEDALE DEI RICCI

di Carolina Jimenez

Da gennaio di quest’anno, l’Oasi dello Sculazzo potrà vantare la presenza, al suo interno, del primo CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) italiano, tutto destinato ai ricci e alla loro cura e salvaguardia. Grazie al lungo e faticoso lavoro svolto da Marina Setti e dai volontari, che in questi anni l’hanno seguita, il famoso ospedale dei ricci è salito sul primo gradino, che lo porterà ad essere considerato non solo un centro, ma un vero e proprio punto di riferimento, per quanto riguarda l’educazione e la protezione di questi piccoli e invisibili mammiferi, che regolarmente perdono la vita a causa delle molteplici insidie della forzata vita urbana cui sono costretti a vivere. L’equipe di biologi, veterinari, naturalisti e farmacisti che gravita attorno all’Oasi dello Sculazzo ha permesso all’ospedale di crescere e di dimostrarsi forte, impegnato e determinato tanto da richiamare su di sè i riflettori di numerosi enti televisivi. Intervistati prima da Telereggio e poi da Telecolor, Marina e i suoi più stretti collaboratori hanno cercato di trasmettere al pubblico un approccio delicato e ottimale verso questo animale selvatico, di cui spesso abbiamo paura e di cui spesso si conosce poco;  il team ha cercato, inoltre, di spiegare come piccoli ed economici atteggiamenti possono salvaguardare la vita di esseri piccoli, ma indispensabili per la biodiversità e per il benessere del pianeta. La forte dedizione che Marina spende per i suoi amati ricci l’ha portata a scrivere un libro, libro che vedremo presto in libreria e cha avrà come titolo “IL RICCIO, CI SONO ANCH’IO” (Perdisa editore).

Tanti sforzi meritano di essere gratificati e probabilmente opere di questo genere e di questa portata meritano di ricevere tanta attenzione e tanto sostegno.

Ritorna